Grifi Toscana Rosso IGT Avignonesi

Wissenswertes:

Avignonesi Grifi

Grifi Toscana Rosso Avignonesi da Mair Mair acquistare.

Grifi è la risposta di Avignonesi alla domanda su cosa debba saper fare oggi un “Super Tuscan” moderno. Un rosso toscano di forte personalità, che unisce la speziatura del Sangiovese alla profondità del Cabernet Sauvignon. Potente e succoso, ma nitido e preciso piuttosto che pesante.

Origine e terroir

Le uve di Sangiovese provengono dai vigneti attorno a Montepulciano, mentre il Cabernet Sauvignon nasce da parcelle situate tra Cortona e Montepulciano. Le viti crescono sulle colline toscane, su suoli calcareo-argillosi con inserti sassosi. Giornate calde, notti fresche e una buona ventilazione permettono di ottenere uve mature, aromatiche e con acidità stabile.

Vitigni

Grifi è un Toscana Rosso IGT basato su Cabernet Sauvignon e Sangiovese. Il Sangiovese apporta frutto rosso, freschezza e tipica speziatura toscana; il Cabernet Sauvignon aggiunge frutto più scuro, spalla tannica e struttura. Ne nasce un taglio con identità toscana ben riconoscibile e una finezza di respiro internazionale.

Affinamento e vinificazione

I vigneti sono coltivati in regime biologico e la vendemmia è manuale, con selezione accurata dei grappoli. I mosti fermentano in acciaio a temperatura controllata, con macerazioni prolungate sulle bucce per estrarre colore, tannino e aromi. L”affinamento prosegue per circa 18 mesi in barrique e tonneaux di rovere francese, seguito da un ulteriore periodo di riposo in bottiglia.

Carattere e gusto

Nel calice Grifi si presenta di colore rubino profondo. Al naso emergono violetta, lampone, ribes nero e ciliegia matura, con note di liquirizia, spezie fini, un accenno di cumino e sfumature di legno nobile. In bocca è strutturato e denso, con tannini maturi e allungati, tessitura avvolgente e un finale persistente, in cui tornano frutto e spezia.

Abbinamenti, temperatura di servizio e maturità di consumo.

Grifi si abbina molto bene ad arrosti di manzo, bistecche alla griglia, costolette d”agnello, piatti di selvaggina e formaggi stagionati a pasta dura. Intorno ai 18 gradi, servito in calici ampi e dopo un breve passaggio in caraffa, esprime al meglio la componente speziata e la ricchezza di frutto. La solida struttura lo rende adatto sia al consumo nei primi anni, sia a qualche stagione di evoluzione in cantina.